Acne, come trattarla

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Acne, come trattarla. Le sue cause sono molteplici per questo viene definita una malattia multifattoriale. Tra le cause possono esserci lo stress, l’ansia e la cattiva alimentazione. Si manifesta con eruzioni cutanee sul viso chiamate anche brufoli. Quando si formano? Esattamente nel momento in cui i follicoli piliferi sottocutanei si occludono facendo la loro comparsa sul collo, viso, torace, schiena e spalle.

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Può verificarsi per varie motivazioni come cattiva alimentazione, stress oppure ansia.

Acne: come curarla

Queste lesioni risultano frequenti solitamente negli adolescenti e giovani adulti, non è un male pericoloso però può causare delle cicatrici. Le cause della sua manifestazione possono essere molteplici. Sicuramente entrano in causa i cambiamenti ormonali come ad esempio in gravidanza o durante la pubertà.

Anche se una delle cause scatenanti può essere la cattiva alimentazione possiamo sfatare il mito che cioccolato e cibi grassi favoriscano la sua fuoriuscita. Un altro mito da sfatare è la scarsa pulizia del viso che non porta alla formazione di brufoli e punti neri. Lo stress e l’ansia invece la fanno peggiorare ma non portano alla sua formazione.

Se soffrite di acne dovrete assolutamente evitare di prendere il sole, cercate di non toccare le zone con i brufoli e pulitele in maniera delicata. Il trattamento contro l’acne solitamente include creme apposite e farmaci. Consigliamo sempre di rivolgervi ad un dermatologo se si hanno sintomi gravi perché potrebbero lasciare delle cicatrici. Infatti per questo motivo evitate di schiacciarli.

Tra le cause scatenanti può esserci anche il fattore genetico, che sia cioè più facile ereditarlo dai genitori,  come sostiene la comunità scientifica. Molte ricerche infatti dimostrano che molti ragazzi di sesso maschile che soffrono di acne hanno positività in famiglia.

Anche l’uso di cosmetici grassi può causare l’occlusione dei pori. La prima settimana che precede il ciclo mestruale può essere una delle cause scatenanti dell’acne. Inquinamento e elevata umidità, strofinamento della pelle e la pressione esercitata da mascherine, caschi e attrezzature sportive ma anche zaini possono essere delle cause.

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Evitate di schiacciarli se non volete ritrovarvi con delle cicatrici.

I falsi miti

Esistono tantissime false credenze sulla formazione dell’acne. Solitamente vengono messi alla ghigliottina i cibi grassi e il cioccolato ma non esiste alcuna prova evidente che possa dimostrare che questo tipo di cibi siano una delle cause scatenanti.

Un altro falso mito è la scarsa igiene, non è esatto dire che la sporcizia della pelle causa acne. Inoltre lo stress non è causa della sua formazione ma è noto che la peggiora. Un altro mito è la sua contagiosità, non è assolutamente così, non si trasmette da un individuo all’altro.

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Cicatrici e depressione sono le complicazioni più temute.

Complicazioni e trattamenti

Una delle complicazioni che si temono di più è sicuramente la formazione delle cicatrici. Queste ultime si possono formare sia quando il brufolo viene schiacciato che quando le manifestazioni più gravi scoppiano danneggiando la cute che le circonda (nel caso di noduli e cisti).

In questo caso si interviene con delle pratiche chirurgiche. Un’altra complicazione, che spesso viene lasciata da parte o sottovalutata, è la depressione a causa del soggetto affetto da stress e ansia sviluppati a livello sociale.

I rimedi all’acne esistono, spesso vengono curati dal dermatologo che tratta sia i casi lievi che quelli gravi. Purtroppo non può essere eliminata in maniera definitiva quindi per quanto riguarda le finalità a livello curativo abbiamo quattro trattamenti.

Il blocco di nuove lesioni, la guarigione da quelle esistenti, contenimento di disagio e stress psichico, la prevenzione delle cicatrici. Di solito questo disturbo sparisce intorno ai 30 anni anche se una piccola percentuale di uomini e donne potrebbe continuare a soffrirne anche in seguito. Il trattamento farmacologico cura: l’aumento della produzione di sebo, l’infiammazione, la formazione di batteri e l’agglomerazione anomala delle cellule nei follicoli.

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Il trattamento farmacologico è consigliato ai casi più gravi.

Trattamento con farmaci e piccola chirurgia

In base alla gravità del problema il dermatologo può prescrivere l’uso di farmaci topici (da mettere direttamente sulla pelle) o per assunzione orale. Un esempio di farmaco topico può essere lo zolfo (di solito si trova anche come saponetta) che aiuta ad eliminare punti bianchi e neri. Per notare un miglioramento con i farmaci topici sono necessarie almeno 8 settimane con utilizzo quotidiano.

Per quanto riguarda i farmaci su prescrizione vengono utilizzati per le forme più gravi. Un esempio di questo tipo farmaci sono gli antibiotici che aiutano a rallentare la formazione di batteri. Successivamente hanno preferito quelli con vitamina A detti retinoidi che aprono i pori per far entrare gli altri medicinali migliorandone l’efficacia.

Oltretutto ci sono gli interventi come il laser superficiale che viene utilizzato per trattare le cicatrici irregolari. La dermoabrasione invece è una specie di sabbiatura delle cicatrici. Se le cicatrici sono molto profonde si può risolvere con un trapianto di grasso che viene prelevato da un’altra area del corpo.

 

 

 

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